Negli over 65
La soglia di percezione si alza di due volte: agli anziani serve quindi una dose doppia di sale e zucchero per sentirne il sapore, diminuisce la capacità di avvertire l’acido, per cui la soglia si alza di una volta e mezzo per essere assaporato. La conseguenza è che aumenta il rischio di diabete e malattie cardiovascolari, poiché oltre il 70% introduce troppo sodio e zucchero nella propria alimentazione, questi i dati esposti a Napoli dagli esperti della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria al 62° Congresso Nazionale.
Il calo della percezione dei sapori è fisiologico crescendo, è quindi normale che dopo i 65 anni si abbia più voglia di dolci o che cerchino maggiormente di cibi salati e speziati. La variazione della dieta negli over 65 insomma non sarebbe un fatto di gola ma più che altro dovuto alla difficoltà di sentire il gusto degli alimenti. Seppur fisiologica, questa caratteristica può contribuire a modificare la dieta spingendo a preferire cibi troppo ricchi di zuccheri o di sale, con conseguente danno per la salute
Che cosa si può fare
Per affrontare a tavola questa nuova fase della vita restando in salute? Gli specialisti avvertono: anche il senso del gusto si può allenare. Per rendere più equilibrata la dieta dell’anziano bastano in realtà facili accorgimenti: per esempio preparare passati di verdura, frutta grattugiata, in macedonia o cotta al vapore, più gradevoli e più facili da masticare. L’allenamento si ottiene però grazie ad una vera e propria ginnastica sensoriale che deve consistere nello sperimentare sapori e odori diversi.
Il calo della percezione si abbina a diverse patologie tra cui una di queste è la sarcopenia (è una patologia che si correla a una perdita numerica delle fibre muscolari con atrofia delle fibre rimanenti), a cui si abbina una riduzione del dispendio energetico a causa del calo del metabolismo basale (-8% tra i 60-90 anni) e la ridotta attività fisica. Si spendono meno energie, diminuisce la massa magra e quindi cala il fabbisogno di calorie. Mai disperare però! La sarcopenia si può contrastare e prevenire facilmente con un corretto apporto proteico, la varietà di proteine a nostra disposizione, come uova, carne, pesce, formaggi e semi oleosi, è fondamentale per assicurarsi tutti gli amminoacidi di cui abbiamo bisogno.
Siamo d’accordo sul fatto che l’invecchiamento è una questione di genetica, e non può essere modificata; ma anche i fattori ambientali e gli input esterni contribuiscono a questo cambiamento. Ecco perché molte persone tendono ad “invecchiare bene”.
Mangiar bene e muoversi spesso ci garantiscono una vita sana e piena di benessere.